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Le città, sia in quanto forme urbanistiche sia in quanto forme architettoniche, rappresentano, quando non si estinguono definitivamente,
un divenire nel tempo, in cui l’oggi si sviluppa sulle rovine di ieri e in cui la vita del presente si sovrappone a quella del passato.
G. PISCHEL, Lo spettacolo della città, Einaudi, 1977.
Pubblichiamo di seguito iniziative e visite per la scoperta della città di Dalmine, dal titolo:
visita_SGIorgio

A spasso nella storia di Dalmine

1. Dal mulino di Sforzatica al castello di Dalmine
La Chiesa di Santa Maria d’Oleno, punto di partenza, è sorta sopra i resti di un antico tempio pagano ed è citata in un documento del 909. Era infatti un luogo sacro forse per la sorgente d’acqua che oggi si trova sotto l’altare maggiore. Il luogo di arrivo è la chiesa di San Giorgio citata per la prima volta in un documento del 1094.
La prima visita con questo itinerario realizzata il 22 marzo 2016 con una classe della media “Camozzi” guidata dalla prof.ssa Barbara Taiocchi.
da_mulino
transumanza2. Dal mondo agricolo a quello industriale 
In occasione del festival pastoralizio, 30 settembre 2020, abbiamo accompagnato alcuni visitatori alla scoperta di alcuni edifici della città che rappresentano questi due mondi. Conosciuta infatti come città industriale, Dalmine conserva ancora nel suo territorio numerose testimonianze della sua antichità e del mondo agricolo che per secoli ha dato ricchezza.
3. Sforzatica. Chiese, torre, acque, ville padronali, …
Per capirci, è la Sforzatica di S. Andrea che comprendeva anche Dalmine e dipendeva da Milano fino al 1784. L’altra, Santa Maria, aveva nome Oleno e dipendeva dal vescovo di Bergamo.
In un raggio di poche centinaia di metri scopriremo alcuni aspetti di Sforzatica che per secoli è stata la comunità più popolosa del nostro territorio.
Iniziativa realizzata con Anteas Dalmine il 31 ottobre 2020.
Sforzatica
Dall'Ovo4. Villa Dall’Ovo
Nel 160° della Spedizione dei Mille, 5 maggio 2020, avevamo preparato un incontro e una visita per conoscere la famiglia Dall’Ovo – De Chaurand – Poletti, vedere la biblioteca ricca di oltre 12 mila volumi e la sala garibaldina con gli affreschi che rappresentano le imprese garibaldine, realizzati durante il periodo dell’occupazione austriaca.
5. La torre Greppiana
Nel 60° di morte dell’Architetto Giovanni Greppi avevamo preparato un incontro e una visita alla torre Greppiana per conoscere il progetto urbanistico realizzato su incarico della “Dalmine”, il restauro della torre realizzato a cura della famiglia Brembilla e le analogie e differenze tra questa torre e l’altra torre di Dalmine.
Torre_Greppiana
Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è casa_riposo_olmo.jpgDALMINE OPERAZIONE 614
Su richiesta degli operatori della Pia Olmo di Osio Sotto, il 20 novembre 2018 abbiamo presentato il filmato sul bombardamento di Dalmine agli anziani ospiti, suscitando in loro ricordi e memorie dell’avvenimento.
ALLA SCOPERTA DI DALMINE
Il villaggio medievale
– La città del fascismo e dell’industria
– La città industriale

In una città convivono l’uno accanto all’altro edifici di epoche diverse, anche molto lontane tra loro. Percorrere o visitare Dalmine è quindi camminare nella storia di questa città.
La visita, in collaborazione con il comune di Dalmine e nell’ambito del progetto RETE DELLE CITTÀ SANE, è stata guidata dall’Associazione Storica Dalminese, che giovedì 6 ottobre 2016 ha tenuto anche una conferenza su questo tema presso il Centro Diurno Anziani.
Alla scoperta di Dalmine_22sett16
Solidarietà_fronte_a - CopiaIn occasione dei 25 anni di attività della Cooperativa La Solidarietà, mercoledì 25 febbraio 2015 siamo stati invitati a tenere una conferenza per raccontare i cambiamenti vissuti da Dalmine sia nel territorio che nel lavoro.
brochure_Siccardi_17dic16_def_Pagina_1 - CopiaGiuseppe Siccardi, scultore, (Albino, 1883 – Bergamo, 1956), a Dalmine realizzò per la famiglia Camozzi il busto di Gabriele (1912) e per l’azienda Dalmine S.A. le 4 statue poste fuori dalla chiesa parrocchiale dedicata a San Giuseppe (1931).
Il 17 dicembre 2016, anno anniversario della morte dello scultore, ne ha parlato la prof.ssa Antonia Abbattista Finocchiaro, insegnante, giornalista, storico dell’arte, Guida dell’Accademia Carrara, accademica dell’Ateneo di Scienze Lettere e Arti e socia del Centro di Studi Tassiani, autrice di numerosi saggi storici e storico – artistici.
Rotary Club Dalmine Centenario ci ha invitato Giovedì 28 aprile 2016 a una serata per parlare di “Quale storia per Dalmine? Quale futuro?”.Rotary_28apr16_brochure_Pagina_1 - CopiaRotary_28apr16_brochure_Pagina_2