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Author Archives: Claudio Pesenti
Notiziario n. 1, anno III
Nei prossimi giorni sarà in distribuzione, via email o nelle edicole e in alcuni posti pubblici, il notiziario dell’Associazione. Chi volesse, può richiedere di ricevere tramite email ogni nuovo numero. 
Sommario:
- Il CLN in casa – In una famiglia dalminese del periodo del fascismo diversi componenti erano impegnati nella lotta al nazifascismo. E’ la storia di una famiglia che solo per alcuni dei suoi membri ne è stata promossa la memoria. La figlia di uno di essi, Callisto, ci racconta.
- 1937-38: un nuovo volto per Dalmine – In quegli anni furono molti le modifiche all’urbanistica che cancellarono tracce del passato per far diventare Dalmine “Un villaggio modello”.
- Far conoscere a scuola la storia di Dalmine – La professoressa Roberta Pilosio dell’IC Aldo Moro ci parla dell’importanza di inserire percorsi di storia locale nell’insegnamento della storia. Un compito che da anni l’Associazione svolge trovando nei ragazzi una grande attenzione.
- La torre Suardi di Dalmine – I Camozzi hanno acquistato le proprietà in Dalmine verso la fine del 1700, quando la torre esisteva già da secoli. Furono i Suardi di Bergamo a costruirla tra XIII e XIV secolo. E Giovanni era stato un personaggio di spicco del suo tempo, tanto che aveva avuto in moglie Bernarda, una delle figlie del potente signore di Milano, Bernabò Visconti. Le cronache dell’epoca si occuparono di lei e del suo fantasma. Una sua sosia nel gennaio del 1407 fu a Dalmine partecipando a un tentativo di truffa.
- Iniziative per ricordare i caduti della Grande Guerra – Sabato 14 aprile si svolgerà una visita ai sacrari di Udine e Redipuglia per onorare gli 82 caduti dalminesi a cui il prossimo 4 novembre verrà riconosciuto la cittadinanza onoraria. L’Associazione Storica Dalminese è impegnata a realizzare un libro per ridare dignità al loro sacrificio.
Ha collaborato a questo numero il signor Roberto Fratus di Dalmine che ringraziamo cordialmente.
Benemerenza cittadina per i caduti Dalminesi della 1a Guerra Mondiale
L’Associazione Storica Dalminese ha presentato in data 25 gennaio la domanda per il riconoscimento della benemerenza cittadina per gli 82 Dalminesi morti nella Prima Guerra Mondiale, di cui ricorre quest’anno il centenario della fine. La motivazione è che “Il tempo ha reso flebile la loro memoria e l’occasione del Centenario della fine della prima guerra mondiale offre l’opportunità, in primo luogo, di onorare il loro sacrificio e ridare dignità a questi nostri cittadini“. Un’altra ragione sta nel fatto “che la pace non è un valore acquisito una volta per tutte, ma si conquista ogni giorno anche ricordando coloro che per garantirla persero la vita.” Erano, questi, Dalminesi “ante litteram”, cittadini di un comune che non esisteva ancora, perché l’istituzione avvenne il 7 luglio 1927. Il riconoscimento collettivo vuole “affermare che Dalmine pone le basi della pacifica convivenza dei suoi cittadini in un’unica storia, amalgama delle vicissitudini delle antiche comunità che, grazie anche al sacrificio di una parte dei suoi figli, costituiscono oggi la nostra città.“
Notiziario n. 4, dicembre 2017
E’ in distribuzione, via email o nelle edicole e in alcuni posti pubblici, il notiziario dell’Associazione. Chi volesse, può richiedere di ricevere tramite email ogni nuovo numero.
Sommario – Antonio Piccardi primo sindaco di Dalmine dopo la liberazione. Le foto di tutti i sindaci di Dalmine dal 1945 ad oggi. Il Castello di Guzzanica. Il pozzo della Villa Camozzi, prima sede del Comune nel 1927, abbattuta per fare un parcheggio per biciclette, ora giace in … magazzino. Chiediamo al comune di recuperarlo e destinarlo a un luogo consono per ricordare una parte del passato di Dalmine.
Buona lettura.
1a Guerra Mondiale – Caduti dalminesi
Pubblichiamo l‘elenco con i nominativi dei caduti dalminesi per cui è iniziata la pratica presso la Regione Friuli Venezia Giulia per “Una medaglia per i caduti della Grande Guerra”, iniziativa promossa da Military Historical Center e dalle Associazioni d’Arma della Regione e sostenuta dalla Regione con il patrocinio del Governo.
Chiunque riconosca tra di essi un proprio congiunto è invitato a segnalarlo al Comune di Dalmine, così che i parenti possano ritirare personalmente la medaglia commemorativa “Perché un caduto non sia solo un numero, ma un nome, un cognome e una storia, che è anche quella d’Italia“.
La manifestazione dovrebbe svolgersi la prossima primavera presso un sacrario della Regione Friuli, possibilmente uno di quelli progettati dall’Architetto Giovanni Greppi.
Notiziario n. 3, settembre 2017
E’ in distribuzione, via email o nelle edicole e in alcuni posti pubblici, il notiziario dell’Associazione.
Argomento principale è il 1927, l’anno in cui fu decisa l’unificazione dei tre antichi comuni nel nuovo di Dalmine. Cerchiamo di capire il contesto in cui la decisione fu presa; il personaggio principale, il primo podestà Ciro Prearo; la prima sede del comune e il simbolo comunale istituito solo nel dopoguerra, stemma e gonfalone.
Il 1927 fu anche l’anno di fondazione del Corpo Musicale di Mariano, quasi una rivendicazione di autonomia sociale, se non politica, in un periodo e in un contesto dalminese dove non era consentito esprimere apertamente le proprie opinioni.
Beltrami nella tesi di Sergio Bertazzoli
Sergio Bertazzoli, 24 anni, tra i soci fondatori dell’Associazione Storica Dalminese di cui è vicepresidente, studente alla facoltà di Scienze politiche a Milano, ha conseguito la laurea triennale con una tesi su “Giacomo Costantino Beltrami, viaggi e fortuna di un bergamasco in America”.
A lui i complimenti dell’Associazione e gli auguri per la continuazione degli studi!
8 marzo. Donne dalminesi del Medio Evo
Alda (1015, Mariano), Andreverga (1028, Sforzatica), Cristina (1031, Dalmine) e Gisleberga (1070, Oleno).
Quattro esempi di donne dalminesi di quell’inizio del 2° millennio. Per vendere o acquistare proprietà le donne dovevano sottostare al potere (chiamato “mundio“) del loro mundoaldo, cioè padre, marito, fratello/i, figlio anche se minorenne.
Alda, nativa del castello di Trezzo, di legge longobarda, sottostò alla legge alemanna perché il marito, Atto, figlio del defunto Bertoldo de loco Mareliano, ex natione vivere lege Alamanorum. I fratelli di lei, Alberto e Pietro, solo dopo averla interrogata, controfirmarono l’atto di vendita delle proprietà della sorella. (altro…)
Video sulla storia di Dalmine
In Facebook alla pagina del Gruppo Storico Dalminese sono stati pubblic
ati alcuni video che raccontano il territorio di Dalmine a partire dal Medio Evo.
I filmati hanno una durata inferiore ai due minuti.
Ognuno affronta un diverso argomento, come dal seguente elenco: (altro…)
Notiziario n. 1, marzo 2017
In distribuzione, gratuita, il primo numero del nuovo anno. Si può trovare il notiziario in biblioteca e nelle edicole. E’ stato stampato in 500 copie. E’ possibile riceverlo in formato digitale inviando un’email all’associazione. 
Argomenti: l’anniversario del comune di Dalmine, personaggi legati a Dalmine come l’arch. ing. Paleni, lo scultore Siccardi, il rinnovato monumento ad Antonio Locatelli. Il nostro ricordo di Edy Spreafico.
E per finire: come mai Guzzanica nel ‘500 era senza un prete e senza chiesa.


